La presentazione alla Casa del Cinema del libro “Diario londinese” di Lorenza Mazzetti edito da Sellerio è stata l’occasione per conoscere questa irrequieta signora di ottant’anni ispiratrice con Tony Richardson, Lindsay Anderson e Karel Reisz del Free Cinema inglese. La Mazzetti è pressoché sconosciuta al grande pubblico se non forse come autrice del romanzo il Cielo cade, da cui fu tratto un film per la regia dei fratelli Frazzi. Eppure il suo nome è indissolubilmente legato al primo programma del Free Cinema al National Film Theatre: era il 1956 quando fu presentato al pubblico il suo film Together insieme a Momma Don’t Allow di Reisz e Richardson e O Dreamland di Anderson.

Nata a Firenze la Mazzetti ha dovuto fare molto presto i conti con la morte e con le drammatiche vicende che colpirono la sua famiglia. Rimasta orfana, con la sorella gemella all’età di quattro anni andò a vivere presso suo zio Robert Einstein, cugino di Albert. Ma anche qui la felicità durò ben poco. Nell’agosto del ’44, durante la ritirata dei tedeschi, la villa dello zio fu occupata dai nazisti e moglie e figlie di Robert Einstein barbaramente uccise. Lo zio si suicidò per il dolore lasciando le due giovani nipoti eredi universali del suo patrimonio. Finita la guerra Lorenza, non riuscendo a dimenticare i tragici avvenimenti a cui aveva assistito, decise di allontanarsi da Firenze. Si trasferì a Londra e si iscrisse alla Slade School of Fine Art, dove insegnavano Lucian Freud e Francis Bacon e dove Lorenza si avvicinò al cinema senza alcuna esperienza di regia ma con i film di Rossellini, De Sica e Vigo visti in un cineclub di Firenze a farle da guida. Fu così che realizzò il cortometraggio “K” ottenendo successivamente un finanziamento dell’Experimental Film Fund, un fondo del British Film Institute che rese possibile la realizzazione del film per cui verrà ricordata nella storia del cinema: “Together”.

I due lavori della Mazzetti che costituiscono poi tutta la sua esigua filmografia sono stati mostrati dopo il breve incontro di presentazione del Diario londinese.
K primo vero e proprio esperimento cinematografico della regista è un cortometraggio ispirato al racconto La metamorfosi di Franz Kafka. Tecnica amatoriale, ruvido e spigoloso nelle inquadrature e nelle scelte di regia, il cortometraggio affascina per la sua forma stilizzata che ne fa un lavoro di singolare sperimentazione. Together invece è un film poetico che racconta la storia di due giovani sordomuti nell’East End londinese e della loro vita solitaria e monotona e costituisce come si è detto uno dei primi esempi del Free Cinema.

Dopo quelle due insolite quanto importanti esperienze di regia, Lorenza Mazzetti tornò in Italia per una vacanza e per rivedere la sorella, ma ben presto ricadde nel baratro degli orrori a cui aveva assistito durante la guerra e si ammalò di nervi . Rimase a curarsi in Italia, poi si innamorò e si dedicò alla scrittura, alla pittura e al teatro di marionette senza più tornare dietro la macchina da presa.

 

Se ti è piaciuto quello che hai letto, perché non lo condividi?
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.