Doppio appuntamento domani sera martedi 23 settembre al cineclub Detour in Via Urbana 107 a Roma: la serata comincia dalle 20 in poi con Vittorio Moroni che incontrerà il pubblico per parlare del suo ultimo film in uscita in questi giorni, Se chiudo gli occhi non sono più qui , uno struggente e delicato racconto di formazione che tocca sia le corde universali del privato e dell’interiorità che quelle più legate al complesso e contraddittorio tessuto sociale e culturale in cui vive il protagonista Kiko, ritratto di adolescente ricco di sfumature, tra le più intense apparizioni del cinema italiano delle ultime stagioni.
Coerentemente con la sua identità di cineasta indipendente, fuori dalla grandi logiche produttive e distributive, e come già sperimentato con successo nelle sue opere precedenti, da Tu devi essere il lupo a Eva e Adamo, Vittorio sta accompagnando la sua ultima creatura cinematografica con cura e attenzione sala per sala e proiezione dopo proiezione e l’incontro di domani sera in cui verrà proiettato il trailer del film offrirà l’occasione per ascoltare dalle sue vive parole un motivo in più per andare a vedere il suo film in sala e prolungarne il più possibile la vita cinematografica.
A seguire alle 21.00 la proiezione del documentario Downtown 81 di Edo Bertoglio,un prezioso documento su un giorno nella vita di uno dei più importanti artisti ed esponenti della pop art statunitense degli anni ’80, vissuto e bruciatosi in poco tempo-è morto nel 1988 a soli 28 anni- ma che ha saputo lasciare un segno nell’immaginario collettivo, e a raccontare e in parte a riscattare in maniera selvaggia, autentica e vitalissima le strade, i quartieri, i muri, le metropolitane di una New York underground eletta a Mito e Icona.
Il film ,un documento davvero unico, di Bertoglio che era un amico di Basquiat e dunque vicinissmo al suo spirito e alla sua natura, ne documenta in presa diretta la natura di essere umano e la fenomenologia di artista completamente immerso nel suo ambiente e nel suo luogo di provenienza e di appartenenza.uriosamente, è come se tra il film di Moroni e la figura di Basquiat scorresse sotterraneo il legame della frase leit motiv di Se chiudo gli occhi non sono più qui: La massima di Terenzio, Nulla di ciò che è umano,mi è estraneo

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