[***] – L’attesa è finita: dal 1 aprile Kick-ass è al cinema permettendo agli appassionati di questo particolarissimo supereroe di gustarselo sul grande schermo, cercando di catturare una nuova fetta di pubblico magari attirato dalla sua originalità. Kick-ass accorda un modo inedito di vedere il genere dei supereroi; non solo la storia si svolge in un contesto ampiamente realistico, ma il nostro, nonostante non abbia superpoteri, vuole a tutti i costi essere un supereroe. Dave Lizewski è un normale adolescente, con una vita pressoché banale. Un giorno si chiede come mai nessuno abbia mai provato ad essere un supereroe.
Detto fatto: Dave ordina una muta verde e gialla su internet ed esce per strada con l’intento di aiutare chi si trova nei guai. Subito si rende conto che fare il supereroe fa male, ma lungi dall’abbandonare la sua personale missione, dopo essere stato ripreso col telefonino e messo su YouTube, diventa Kick-ass. Non è l’unico supereroe in città: ci sono anche Big Daddy e Hit Girl che portano avanti una lotta sotterranea contro il criminale locale, Frank D’Amico. Le loro strade si incroceranno e Kick-ass dovrà fare appello a tutta la sua forza per uscirne vivo.
Il film, diretto da Matthew Vaughn e scritto dallo stesso regista insieme da Jane Goldman, è tratto dal fumetto di Mark Millar e John S. Romita Jr. L’idea di trarne un film nasce quasi in contemporanea: all’inizio delle riprese, il terzo volume del fumetto era appena uscito e mentre usciva l’ultimo numero, il regista stava ultimando la pellicola. Vaughn e Goldman hanno lavorato a stretto contatto con i creatori del fumetto per fare in modo di mantenerne il look e l’essenza, aggiungendovi però qualcosa di personale. Il regista è fermamente convinto che bisogna essere fedeli all’idea originale quando si traspone un qualsiasi media sul grande schermo.
Kick-ass è un film indipendente, i finanziamenti sono arrivati, ma nessuno studios hollywoodiano si è fatto avanti, tutti preoccupati per il personaggio di Hit Girl, considerato un personaggio scomodo: una ragazzina di undici anni che ha imparato presto l’arte della guerra per misurarsi con la violenza che le è intorno. Il film è pieno di humour adolescenziale e violenza dark, intriso di realismo crudo con un tocco fumettistico, che lo rende una miscela esplosiva, dove l’azione non manca. Hit Girl è al centro di molte scene d’azione, diventandone la protagonista. Kick-ass ha dalla sua parte la tenacia e la convinzione in ciò che fa; disprezzando chi abusa dei più deboli, pensa che solo un supereroe possa fare la differenza. Kick-ass fa capire che è l’impegno di ogni singolo comune individuo che può fare la differenza se si arma di volontà e coraggio. A volte basta non voltare la testa dall’altra parte, come accade invece all’inizio del film, perché può essere l’inizio di una svolta. Il cattivo di turno è un criminale che intraprende affari sporchi, non vuole dominare la Terra (come alcuni illustri colleghi), ma avere il dominio del suo piccolo orticello. Nessuna maschera o armi supertecnologiche, ma le tanto amate pistole, coltelli e un bazooka.
Kick-ass è ricco di riferimenti ai fumetti e ad altri film sui supereroi, in più c’è una sequenza animata del fumetto disegnata da John S. Romita Jr, che spiega il passato di Big Daddy e Hit Girl – molto bella – oltre a qualche singolo inserto (del volto di Frank D’amico per esempio). Ci sono alcuni riferimenti iconografici e verbali a Spiderman, ma anche a Batman e a Superman. Il film gioca molto con le convenzioni del genere, mai intese come parodia. Matthew Vaughn ha voluto omaggiare questo genere che ama molto e lo spettatore lo percepisce: non ride di Kick-ass, ma con Kick-ass che è in fondo un ragazzino che prende dei rischi per salvare gli altri e questo è degno di rispetto. Ci si identifica con lui proprio per la molla che lo spinge ad agire. Chi non vorrebbe sbaragliare i cattivi, salvare una vita ed essere un eroe sapendo di aver fatto la cosa giusta?
In Kick-ass Matthew Vaughn affronta tematiche sociali universali, non solo adolescenziali. È riuscito a creare una miscela di generi che lo rende un film unico, originale e che riesce a catturare lo sguardo dello spettatore fin dal primo minuto, senza mai abbandonarlo.
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