pellicolaVa meglio di quanto spesso si dice il cinema italiano, almeno stando ai dati presentati dall’Anica (Associazione dell’industria cinematografica), il cui presidente Paolo Ferrari dice: “Il cinema in Italia al botteghino 2007 ha chiuso con un bilancio estremamente positivo, specialmente per i film italiani, facendo registrare un incremento del 12% del mercato, dato quasi unico nel panorama europeo che tranne l’Inghilterra ha riscontrato una flessione”. Avvicinando gli occhi al rapporto, le cifre dicono che nell’anno passato sono state prodotte 5 pellicole in più, tutte frutto di coproduzioni, quindi in totale si arriva a 121. Resta invece al palo il numero dei titoli italiani al 100%.

Gli investimenti complessivi sono saliti a 312 milioni di euro (+21%, pari a 55 milioni di euro). Cresciuti anche gli investimenti pubblici: per i film di Interesse Culturale e per le Opere prime e seconde il contributo statale arriva 63 milioni di euro, una quota del 20% sul totale. I film realizzati con questi soldi sono passati da 21 a 29. Tra i fattori di quello che qualcuno non esiterà a chiamare "nuovo rinascimento italiano", dimenticando che il Rinascimento è prima di tutto culturale e sul piano dei valori, Paolo Ferrari ha messo in evidenza “la crescita degli investimenti per le singole produzioni, il ritorno a raccontare delle storie soprattutto nel genere della commedia abbandonando quel filone di autoreferenzialità che ha caratterizzato alcuni autori. Ci aspettiamo di poter contare in futuro sulle agevolazioni prodotte da misure tecniche, introdotte in Finanziaria, come il tax shelter e il credito di imposta”.  Tuttavia l’investimento medio per produzioni nazionali è inferiore a quello europeo.  

Inoltre l’odiata/amata commedia non è più il genere principe per numero di realizzazioni. Dei 121 film prodotti e coprodotti, le commedie sono state 35, contro 51 drammatici, 16 documentari, 6 d’avventura, 5 thriller e 4 rispettivamente di genere animazione e horror. Inoltre al duopolio produttivo Rai-Medusa si va pian piano sostituendo un mercato più ampio nel quale intervengono player stranieri potenti come Universal, Warner, Disney. E sembra che anche le banche comincino a investire. Riccardo Tozzi dell’Unione Produttori aggiunge: “Oggi solo 6 – 7 Paesi al mondo hanno un’industria del cinema, in Europa solo Italia e Francia. I nostri sono prodotti di qualità e differenziati nei generi, come si legge nel rapporto. Per la prima volta – prosegue – osserviamo che da noi c’è una produzione per giovani e la risposta è eccezionale: i giovani vanno a vedere i film italiani

Nella Top 20 dei film usciti dal 1 gennaio 2007 (incassi Cinetel fino al 31 dicembre) c’è per la prima volta la presenza di ben 9 film italiani (7 nel 2006): Natale in crociera, Manuale d'amore 2Una moglie bellissima, Ho voglia di te, Notte prima degli esami oggi, Matrimonio alle Bahamas, Saturno contro, Il 7 e l'8, Come tu mi vuoi. I film italiani  con incasso superiore al milione di euro (solo campione Cinetel) sono poi aumentati, nel 2007, di quasi un terzo: dai 20 del 2006 ai 29 del 2007 e svariano in tutti i generi pur privilegiando la commedia. Va segnalato che ben un terzo dei film italiani inseriti in classifica, hanno ottenuto il riconoscimento di interesse culturale dallo Stato.

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