And the spring comes è senza dubbio una delle perle della Festa di Roma. Il regista cinese Gu Chang Wei (Peacock, Farewell my concobine, ecc.) racconta la storia di una donna emarginata che sopravvive alle delusioni e ai compromessi della vita con la propria originalità e forza vitale.  Il film mostra lo sforzo dell’individuo in una realtà spietata, senza però negare la possibilità di trovare momenti di verità e felicità – non altrove ma proprio in mezzo alla vita quotidiana e sentimentale.

Wang Cai Ling (Jiang Wenli) è una maestra di canto che vive in una cittadina del nord della Cina. Sogna di trasferirsi a Pechino per cantare l’opera. Non si è mai sposata perché si è dedicata completamente alla musica. A parte alcune conferme che riceve dai suoi studenti, Cai Ling si sente isolata: la sua passione per l’opera occidentale è insolita per l’epoca in cui vive (gli anni ’80) e il suo modo di vivere non corrisponde ai modelli tradizionali della sua società. Quando s’innamora del giovane artista Hu Jinquan (J. Gang), anima gemella che però la rifiuta, decide di trasferirsi a Pechino per proseguire il proprio percorso artistico.

Con la protagonista Cai Ling, interpretata in maniera convincente dalla bravissima attrice Jiang Wenli, il film propone un personaggio di forte realismo. E’ una donna fisica ed espressiva, una che desidera e sbaglia. Infatti, Cai Ling sembra perdere più che vincere – tutti i suoi desideri, professionali e sentimentali, non si realizzano. In un secondo tempo però si capisce che ogni delusione non riesce a scoraggiarla. Avendo subito in prima persona mancanze e discriminazioni, è capace di comprendere gli altri emarginati, come il ballerino Maestro Zhang (D. Xuan), un altro compagno di sventura che come lei combatte per un riconoscimento sociale e artistico, o la bambina malata di un labbro leporino che viene esclusa dagli altri bambini per il suo difetto. Durante le visite a casa dei suoi, riscopre l’amore dei suoi genitori (commovente il padre che piange osservando la figlia che gioca con la bambina dei vicini o la madre che caccia via gli spiriti cattivi accendendo i fuochi per il capodanno cinese). E’ questo legame con la propria origine che la fa sopravvivere? Oppure il suo canto, troppo appassionato per il suo ambiente, che la ricarica con tutte le forze che ha perso nelle battaglie di ogni giorno?

La forza del film And the spring comes consiste in questo personaggio femminile e nella sua storia di vita inconsueta. Cai Ling alla fine diventa sufficiente a se stessa. Come l’insetto la cui storia legge alla bambina di cui si prende cura, ha imparato ad entrare in un ciclo di ricambio accontentandosi del poco o del tanto che il mondo offre agli esseri viventi. Questa cantante meravigliosa mostra come la capacità di sopravvivere è più forte della violenza della vita e della discriminazione sociale. C’insegna anche che un terreno invernale è ricco di semi pronti a crescere quando arriva la primavera.

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