IL NUOVO VOLTO, POST PANDEMICO, DEL FESTIVAL 

Le Palme della Croisette che si ergono alte nel cielo a pochi passi dal Palais des Festival fanno da sempre parte dell’immaginario del festival di Cannes tanto che quest’anno sono state scelte, come delle vere star, per condividere il poster del festival con Spike Lee, presidente della Giuria 2021. Con un tocco d’humor che si confà perfettamente alla personalità di Spike Lee il poster e stato pensato in due versioni: una con il volto Spike Lee che ci guarda sornione con un ampio sorriso, sotto il suo tradizionale berretto dal bordo inferiore dell’immagine sotto le mitiche palme e un’altra -simmetrica e capovolta rispetto alla prima- con Spike Lee a testa in giù! Questo sotto –sopra simbolizza perfettamente l’edizione di quest’anno che, senza dubbio, e nonostante le apparenze, non sarà uguale a quanto conosciamo e siamo abituati a vivere al festival di Cannes. Il cambio di stagione è già una prima differenza rispetto, non spiacevole, ma certamente spiazzante; le spiagge, di solito vuote agli inizi di maggio, sono piene zeppe di gente e creano una bella atmosfera di vacanza, anche le temperature non saranno le stesse e le famose palme sembrano già patirne perché mentre hanno di solito un bel colore verde brillante, adesso sono già secche e bruciate dal sole. Le previsioni metereologiche sono per fortuna clementi e annunciano dieci giorni soleggiati ma non eccessivamente caldi. In altre circostanze queste premesse avrebbero scatenato l’entusiasmo dei partecipanti e dato un impeto ulteriore alla vivacissima vita sociale e notturna del festival ma adesso vengono accolte con una certa indifferenza. In questi ultimi giorni la comparsa della variante delta ha gettato un velo d’ inquietudine crescente su vari paesi europei che temono l’arrivo della quarta ondata della pandemia. Anche al festival ieri, giornata di preparazione e pre-apertura, il nervosismo e la confusione erano ben presenti. Il protocollo sanitario che fino a pochi giorni fa sembrava chiaro e ben definito, è stato improvvisamente messo in forse. Alla Gare Maritime, il luogo dove è stato allestito un ingente dispositivo di depistaggio,  regnava la confusione; mentre tutti pensavano che l’obbligo di sottoporsi ad un test ogni 48 ore fosse obbligatorio esclusivamente per chi non era completamente vaccinato, improvvisamente pareva che fosse obbligatorio per tutti,  scatenando un caos logistico sia per il festival che per i partecipanti.  Le cose pare si siano chiarite nel frattempo ma l’impressione di una certa instabilità dovuta all’imprevedibilità dello sviluppo della pandemia resta.

Una grande novità di quest’anno è la biglietteria on-line; per la prima volta nella storia del festival l’accesso in sala si farà esclusivamente tramite un biglietto riservato previamente on-line. Sará dunque la fine- almeno lo si spera- di quel fenomeno cosi indissolubilmente legato con il festival di Cannes; mi riferisco alle enormi code d’attesa davanti ad ogni cinema, file nelle quali si attendeva pazientemente senza mai essere sicuri di farcela ad entrare, soprattutto se, nella gerarchia dei diversi badges del festival, il proprio badge non apparteneva ai badge prioritari. Quest’anno si profila un’esperienza di visioni molto più serena ma, ovviamente, tutto ciò resta ancora da testare. Comunque va detto che il sistema di riservazione on-line messo proposto  dal festival ha il merito di essere chiaro e finora funziona senza intoppi. La mascherina in sala e, ovviamente, obbligatoria. Viste queste premesse in molti si domandano come sarà quest’edizione di Cannes 2021? Una radio locale di Cannes parlava ieri di un calo importante delle riservazioni dei posti letto  per il periodo del festival, secondo i dati da loro diffusi dovrebbe esserci solo un terzo del pubblico che di solito alloggia a Cannes. Forse queste previsioni sono particolarmente pessimiste, resta comunque un fatto che una grande parte della popolazione mondiale che non è stata vaccinata con i tre vaccini omologati dall’Unione europea avrà delle grandi difficolta a varcare le frontiere Francesi. Dovrebbero mancare i festivalieri provenienti dalla Cina e da tutto il Sud-est asiatico, dalla Russia, da tutta l’America Latina. Un festival di Cannes dunque molto ‘europeo’ quest’anno e con molti Statunitensi, almeno cosi si spera.Al di là di tutte queste considerazioni pratiche resta il cuore del festival che quest’anno batte forte con l’offerta una selezione fra le più interessanti di questi ultimi anni, arricchita quest’anno di una nuova sezione: Cannes Premiere. L’onore di inaugurare il festival spetta quest’anno a Leos Carax con Annette, un musical anticonformista che vedrà nei ruoli protagonisti Marion Cotillard e Adam Driver. Attesissima la cerimonia di apertura del festival sarà presentata da una giovane, talentuosa attrice francese: Doria Tillier. Mentre vengono messi a punto gli ultimi preparativi per il mitico tappeto rosso che vedrà passare  fra poco una marea di star, la tensione e la gioia montano per quella che è, in primo luogo, una grande festa del cinema!

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