Un film quasi del tutto privo di dialoghi “Corn Island”, l’isola del granturco, e che affida perciò interamente alle immagini il suo racconto; i volti e i corpi dei protagonisti e un fiume  dove l’intera storia è ambientata e che segna il confine naturale tra l’Abkhazia e la Georgia.

>Come ci informa la didascalia iniziale, in primavera, con lo sciogliersi delle nevi, il fiume Enguri porta a valle rocce e terreno che ha eroso lungo il suo percorso dal Caucaso al Mar Nero dando vita così a una serie di piccole isole. Queste isole sono una benedizione per i contadini locali che lasciano le umide rive del fiume per trasferirsi sulla terra solida e fertile che le forma. Qui, tra la primavera e l’autunno possono coltivare mais a sufficienza per sfamare le loro famiglie per tutto il lungo e gelido inverno. Ma solo se la natura è dalla loro parte…

Un uomo anziano sbarca sulla piccola fertile isola nel mezzo del fiume, ne prende possesso e comincia a poco a poco a costruirci sopra una piccola casa di legno con l’aiuto della sua giovane nipote. Poi i due cominciano con pazienza a dissodare il terreno e a piantare il mais, quel mais che permetterà loro di sopravvivere al duro inverno. Il tutto seguendo il fluire lento delle stagioni con i pericoli che non sono in realtà rappresentati solo dalla precarietà naturale di quell’isola, che sgretolandosi rovinerebbe inevitabilmente l’intero raccolto, ma anche da quei soldati di eserciti contrapposti che presidiano il fiume e che preannunciano, con la loro presenza, la rovina. Lì infatti in quelle terre c’è un conflitto etnico che va avanti da oltre vent’anni e che rappresenta un incombente minaccia alla vita quotidiana dei civili.

È con la poesia delle piccole cose semplici e antiche che il regista georgiano Ovashvili compone il suo film, come una fiaba sugli uomini, sulla natura e sulla natura degli uomini.

Candidato all’Oscar come miglior film straniero dalla Georgia nel 2014, “Corn Island” sarà proiettato per la prima volta a Roma al Cineclub Detour (Via Urbana 107)  giovedì 1 ottobre alla presenza del regista e dell’attrice protagonista:  ore 20.30  buffet di benvenuto e alle 20.45 la proiezione del film.

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