Due paesi in guerra vivono chiusi nei loro confini, nei pregiudizi verso l’altro che considerano “il nemico”. Basterebbe conoscere “il nemico” perché questo cessi di essere tale: anche lui ha fame, ama, ha dei sogni, ha dei bambini. In fondo non è poi così tanto diverso. Quanto può sembrare diverso “il nemico” che è addirittura di religione, lingua e razza diversi anche se abita a pochi chilometri di distanza? Ma se lo si conosce si scoprirà che anche lui ha fame, ama, ha dei sogni, ha dei bambini. E soprattutto nessuno dei due ha più una vita vera, tutti e due vivono (o meglio sopravvivono) nella paura.

Ora si può uscire dalla prigionia dei propri confini con Internet. Ed è nella rete che si trova un progetto unico e prezioso. Lo scenario è un territorio martoriato dalla guerra, quella decennale tra Israele e Palestina. Protagoniste due città – Gaza e Sderot – situate ai due lati del confine, a tre chilometri l’una dall’altra e quattordici persone per raccontare la vita quotidiana nelle due città, per dar conto della realtà nella quale vivono gli uomini, le donne e i bambini a Gaza (Palestina) e Sderot (Israele), dove malgrado la durezza della vita quotidiana, la minaccia continua di attacchi aerei e di missili, si continua a lavorare, ad amarsi, a sognare. Dove la vita continua nonostante tutto.

Per raccontare la vita quotidiana di queste due città, dal 26 ottobre (fino al 23 dicembre) un’équipe palestinese e un’équipe israeliana girano delle brevi cronache (di due minuti). Ogni giorno un video israeliano e un video palestinese sono pubblicati sul sito d’ARTE France (http://gaza-sderot.arte.tv): l’uno senza l’altro darebbe una visione parziale della realtà. A oggi ci sono in rete 38 episodi per 76 filmati (sottotitolati in inglese, arabo, palestinese, francese e tedesco) che possono essere visti per cronologia, per personaggio, per tema. Ogni video può essere commentato (ed è interessantissimo leggere i commenti provenienti da tutto il mondo).

La telecamera entra nelle case, segue questi personaggi nella loro quotidianità: uomini, donne e ragazzi che si raccontano davanti alla telecamera. A Gaza vivono: Khalaf Passim che anima insieme ai suoi bambini un gruppo di danza folcloristica per feste e matrimoni; Sefian Baker – 45 anni, pescatore che per la mancanza di carburante a Gaza non sa se mai potrà tornare in mare; Abu Khalil – 43 anni, conducente di ambulanze, devoto al suo lavoro nonostante i rischi; Madera Abu Nada –  47 anni, contadina, coltiva un campo vicino alla frontiera di Bet Laya, ma non può più vendere i suoi prodotti in Israele e rischia di perdere tutto; Ahmed Quffah –  20 anni, istruttore di Kung fu, citato nei libri dei Guinnes per il record delle sue flessioni su due dita che non può partecipare a gare internazionali perché gli è vietato uscire dal confine; Haba Safi –  studentessa, partecipa al club dei giovani giornalisti e vorrebbe diventare regista di documentari; Amjad Dawahidy – farmacista, regolarmente si confronta con le difficoltà di approvvigionamento delle medicine da quando la frontiera è chiusa.

A Sderot vivono: Sason Sara –  57 anni, droghiere, candidato alle elezioni municipali; Avi Vaknin –  31 anni, musicista, sta per pubblicare il suo primo cd; Yafa Malka –  45 anni, parrucchiera, si ricorda di quando aveva degli amici palestinesi a Gaza; Daniele Mordechai – 16 anni e mezzo, liceale e studentessa di teatro; Simi Zubib – 65 anni, casalinga, è emigrata dal Marocco a Sderot all’età di 10 anni; Andre Avhalikov – 18 anni e mezzo, liceale e boxeur professionista, è originario del Caucaso e sogna di vincere il campionato di boxe nella categoria senior; Haviv ben Abu – 43 anni, artista nato a Sderot, è scultore, pittore e professore d’arte, ha progettato per la sua città un parco giochi per l’ “Allarme rosso”.

Gaza- Sderot è un progetto diffuso da Arte.tv, il sito di ARTE, il canale culturale franco- tedesco in coproduzione con un’équipe israeliana –  Alma Films/Trabelsi Productions in cooperazione con il College Sapir in Sderot, un’équipe palestinese – Ramattan Studios, una casa di produzione di documentari francese – Bo Travail! e l’agenzia di produzione interattiva Upian.com.

Il 25 octobre 2008, “Gaza Sderot” ha vinto il “Prix Europa” a Berlino.

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