NAPOLI – Cinema, corpi, rivolte è il significativo sottotitolo per la rassegna Il tempo della festa, che si svolgerà nelle giornate di mercoledì 14 e giovedì 15 dicembre 2022 al Multicinema Modernissimo, Cinema Astra e Palazzo Fondi, a cura di Armando Andria, Andrea de Goyzueta, Gaia Del Giudice, Salvatore Iervolino per Ladoc in collaborazione con Tourbillon, e programmata nell’ambito del progetto del Comune di Napoli “Altri Natali”.

Partner dell’iniziativa sono la cattedra di Storia del cinema – Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli (Prof.ssa Anna Masecchia) e quella dell’Accademia di Belle Arti (Prof.ssa Gina Annunziata).

L’iniziativa, prevalentemente cinematografica arricchita da alcuni momenti d’incontro, performance e approfondimento, interpreta il Natale in chiave non convenzionale.

Il perimetro semantico degli “altri natali” offre l’opportunità di sottoporre a critica il Natale della ritualità consunta e normalizzante dello stereotipo familiare, e cogliere la possibilità di declinare l’alterità come occasione di una rinnovata consapevolezza. Corpi, memorie e immaginazioni trasfigurano mondi e soglie nelle opere proposte, facendo emergere riflessioni su genere, identità e maternità.

Il programma della rassegna, articolata in tre sezioni collegate tra loro, proporrà sette proiezioni, una performance e quattro incontri/talk in due intense giornate, ospitate dal Multicinema Modernissimo per le proiezioni mattutine, il Cinema Astra e Palazzo Fondi per il programma pomeridiano e serale.

Ricordati di santificare le feste è un invito a destrutturare la sacralità del Natale con le armi dell’ironia e della critica sociale e politica. Ri-nate raccoglie storie di maternità eterodosse e di donne protagoniste, a partire dai corpi.

Siamo tutti Panahi è un focus dedicato al regista iraniano perseguitato nel suo Paese per il suo cinema critico verso un regime regressivo.

Il tempo della festa intende restituire il senso di un Natale “altro”, mostrando al pubblico un cinema che percorre e incrocia tematiche connesse all’alterità culturale, alla performatività dei corpi, alla nascita e alla maternità.

La selezione delle opere in programma, diversificata per provenienza e stile, ribadisce quanto il cinema possa assurgere, ancor più in frangenti come quelli attuali, a traduttore delle questioni urgenti poste dal presente.

Il pathos del cinema di Panahi restituisce la complessità politica dell’immagine delle donne iraniane, mentre Kieslowski gioca tra fatalità e destino proprio nella notte di Natale.

Nel dramma di Capuano, il Natale e declinato in maniera “impossibile”, adattandolo al desiderio (e al tentativo) di una maternità eterodossa di una giovane madre adottiva.

L’incursione scenica di Pino Carbone legge in chiave critica il Natale, reso “mercato” dalla deriva consumistica, attraverso una performance che si ibrida con i linguaggi mainstream del digitale (utilizzando reels, stories, commenti) e intercetta la nuova dimensione underground delle generazioni più giovani.

E ancora, i contributi della regista Sciamma (Petite maman), il cinema sovversivo di Larrain (Cile), quello visionario di Kon (Giappone) evidenziano i tratti di una proposta finalizzata a una partecipazione ampiamente inclusiva per età, genere e “gusto” del pubblico.

“In un tempo storico di profonda inquietudine – così i curatori in una nota – attraversato da nuovi (in realtà sempre antichi) e terribili venti di guerra, si percepisce diffusa l’urgenza di tornare a toccare, attraverso la condivisione delle espressioni artistiche, le corde più profonde e autentiche dell’umano. Grattando via la superficie ideologica del Natale consumistico, edonistico e consolatorio, emergono in questa rassegna storie brucianti che chiedono, a gran voce, ascolto”.

La rassegna inaugurerà la sezione Siamo tutti Panahi, mercoledì 14 dicembre alle ore 10.00 al Multicinema Modernissimo, con l’incontro “Ai margini del cinema. visioni di Jafar Panahi”, un’introduzione di Marina Brancato, docente di Antropologia visuale all’Accademia di Belle Arti di Napoli, al cinema del grande regista iraniano. A seguire, proiezione de “Il cerchio (Dayereh)” di Jafar Panahi (Iran, 2000 / 90’ / versione originale con sottotitoli in italiano).

La programmazione proseguirà, alle ore 17.30 al Cinema Astra, con l’incontro “Iran. Corpi, Memorie, Immagini”, con gli interventi di Gina Annunziata (docente di Storia del cinema all’Accademia di Belle Arti di Napoli), Sara Borrillo (docente di Storia dei paesi islamici all’Università di Roma Tor Vergata) e Sahar Delijani (scrittrice e attivista iraniana). A seguire, proiezione di “Tre volti (Se Rokh)” di Jafar Panahi (Iran, 2018 / 100’ / versione originale con sottotitoli in italiano).

Alle ore 20.30, al Cinema Astra, prende il via la sezione Ri-nate, con l’incontro “Prospettive sul cinema di Céline Sciamma”, un dialogo tra Anna Masecchia (docente di Storia del Cinema all’Università Federico II di Napoli), Federica Fabbiani e Chiara Zanini, curatrici del libro Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma.

A seguire, proiezione di “Petite Maman” di Céline Sciamma (Francia, 2021 / 73’ / versione originale con sottotitoli in italiano), e alle ore 22:15 proiezione di “Ema” di Pablo Larraìn / Cile, 2019 / 107’ / versione originale con sottotitoli in italiano).

Giovedì 15 dicembre la giornata inizierà alle ore 10.00 al Multicinema Modernissimo, per la sezione Ri-nate, con la proiezione di “La guerra di Mario” (Italia, 2005 / 100’), alla presenza del regista Antonio Capuano.

A seguire “Tensioni generative nel cinema di Antonio Capuano”, un incontro con il regista, moderato da Alessia Brandoni e Fabrizio Croce, co-curatori del libro Da una prospettiva eccedente. In dialogo con Antonio Capuano.

La programmazione si sposterà poi a Palazzo Fondi dove alle ore 18.00, per la sezione Ricordati di santificare le feste, sarà proiettato “Tokyo Godfathers (Tôkyô goddofâzâzu)” di Satoshi Kon (Giappone, 2003 / 90’).

Alle ore 20.00 andrà in scena “Mercato di Natale. Dibattito performativo sul consumismo”, performance a cura di Progetto Nichel, con Pino Carbone e Fabio Rossi.

La rassegna si concluderà, alle ore 21.30, con la proiezione di “Decalogo 3 (Dekalog, trzy)” di Krzysztof Kieślowski (Polonia, 1988 / 55’).

Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso gratuito previa prenotazione al link https://bit.ly/3iLQW3S, per ulteriori info festivals@ladoc.it e www.iltempodellafesta.it.

IL TEMPO DELLA FESTA. Cinema, corpi, rivolte

a cura di Armando Andria, Andrea de Goyzueta, Gaia Del Giudice, Salvatore Iervolino

Mercoledì 14 e giovedì 15 dicembre 2022

Multicinema Modernissimo, Cinema Astra, Palazzo Fondi

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