Una rassegna per raccontare l’apocalisse prossima ventura o per esorcizzarla? per aspettarla con ansia reverenziale o per scherzarci su?

Nato all’interno del corso di critica 2010-2011 della Scuola di cinema Sentieri selvaggi, il progetto Finimondi prende le mosse dalla fine del mondo inderogabilmente fissata per il 21 dicembre 2012 e la interpreta – cinematograficamente – a modo suo. Prima che la profezia Maya invadesse i tg, ben prima anche che la recente melancholia contagiasse il mondo, i film lavorano con impegno all’immagine della catastrofe. Perché il cinema, avvenente congegno atomico di eterni sogni e incubi collettivi, da centosedici anni forse non fa che mettere in scena cataclismi emotivi e cosmici, sicuramente estetici, in una sequenza disordinata eppure coerentissima di immagini sempre più definitive, ormai pane quotidiano dei nostri occhi. Ogni genere e forma di apocalisse possibile, pubblica o privata, letterale o metaforica, alloggia e prolifica sul grande schermo.

La rassegna ne propone alcune, che vanno da crisi e drammi esistenziali fino ad arrivare ad esoterici luoghi in cui l’umanità, o quello che l’ha sostituita, si confronta con il suo passato e la sua eredità. In questo percorso, composto da sei film, l’indicatore del sovvertimento sarà la parola, dal suo svelare segreti e verità sconvolgenti al suo perturbante annullamento. Nella convinzione che ad ogni fine è legata sempre una rinascita.

I curatori  – Armando Andria, Marica Ciaprini, Maddalena Marinelli, Angelo Genovese, Eleonora Marcoaldi e Francesca Bernardini – introdurranno le serate.

Dall’11 al 26 gennaio il mercoledì e il giovedì alle 21:00 presso la libreria Altroquando, via del Governo Vecchio, 80 (Roma) – ingresso libero.

Le proiezioni saranno in versione originale con sottotitoli in italiano.

PROGRAMMA:

«Presagi e altri mondi»

– Mercoledì 11 gennaio ore 21:00: PERSONA (I. Bergman, Svezia 1966, 79’)

Due donne e un’unione troppo perfetta per essere umana

– Giovedì 12 gennaio ore 21:00: PICNIC AD HANGING ROCK (P. Weir, Australia 1975, 115’)

Una sparizione. Un mistero inspiegabile che forse non ha a che fare con questo mondo

 

«A porte chiuse»

– Mercoledì 18 gennaio ore 21:00: FESTEN (T. Vinterberg, Danimarca 1998, 106’)

La fine del mondo accade quando un uomo finalmente rompe il silenzio

– Giovedì 19 gennaio ore 21:00: RABBIT HOLE (J.C. Mitchell, Usa 2010, 90’)

Un’apocalisse che implode in un interno prima di trovare, forse, una via d’uscita

 

«La parola e oltre»

– Mercoledì 25 gennaio ore 21:00: LE DERNIER COMBAT (L. Besson, Francia 1983, 90’)

Dopo la bomba, alla ricerca della parola tra le macerie dell’umanità

– Giovedì 26 gennaio ore 21:00: ELECTROMA (T. Bangalter, G-M de Homem-Christo, Francia/Usa 2006, 74’)

La parola è il passato recondito di una specie che non c’è più

 

Per ulteriori informazioni: www.finimondi.wordpress.com /http://www.altroquando.com/

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