Vi aspettiamo sabato 9 maggio dalle ore 20.00 per una nuova serata Aperitivo e film organizzata dalla nostra rivista e il Cineclub Detour di Roma: alle ore 20.00 per apertivo (offerto ai soci) e alle 21.00 proiezione del film TOM À LA FERME di Xavier Dolan (Canada Francia 2013, 105′, versione francese, sottot. italiano) interpretato dallo stesso Dolan.

L’amore pretende l’espressione. Non starà fermo, zitto, non sarà buono, schivo, visibile, non rimarrà muto, no. E’ un cacciatore e del suo gioco noi siamo la preda. Maledetto sia il suo gioco. Jeannette Winterson

Tom ha amato Guillaume di un amore grande che adesso vorrebbe condividere con i suoi cari. Lasciata Montréal alla volta della campagna canadese, Tom raggiunge la fattoria della famiglia di Guillaume per partecipare l’indomani al suo funerale. Molto presto si rende conto che Agathe, madre di Guillaume, ignora l’omosessualità del figlio. Informato dei fatti è invece Francis, fratello maggiore e omofobico del defunto, che costringe Tom a mentire sulla sua natura e sulla natura della sua relazione con Guillaume. Imprevedibile e violento, Francis esercita su Tom sgomento e attrazione. Indeciso se andare o restare, Tom chiede aiuto a Sara, una collega spacciata per la fidanzata di Guillaume. Al suo quarto lungometraggio, Xavier Dolan è già fenomeno da seguire. Provocatorio e tagliente, Dolan realizza un dramma esistenziale che deraglia nel thriller psicologico, contempla elementi horror ed è a suo modo un mélo patologico, la drammatizzazione di una patologia (l’omofobia) che prende la forma filmica del melodramma.

Per saperne di più qui la recensione della nostra collaboratrice Serena Soccio

Per info: Cinedetour – Via Urbana 107 Roma (Metro Cavour)

 

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2 commenti su “Sismografo/Serata Cineaperitvo Xavier Dolan al Detour sabato 9 maggio

  1. Apprezzo molto il bel commento di Serena Soccio.

    Purtroppo, io ci ho visto molto, ma molto di meno. Vale a dire un film “situazionale”, senza una vera trama. Molto inconsistente e molto narcisista.

    Mi è sembrato più una fantasia auto-erotica che un racconto. Il cambiamento delle situazioni e dei rapporti psicologici dei personaggi è insussistente e repentino. Troppo repentino. Sembra che cambino solo per assecondare i desideri del regista.

    E il dramma non arriva mai all’acme. Tutti atti mancati, come la mancata orazione funebre di Tom al funerale del suo amatissimo e immediatamente dimenticato Guillome.

    A mio modestissimo parere, tutto il film sta nella morbosa relazione sado-maso fra Tom e Francis, il fratello violento e drogato del morto — e che diventa in qualche mondo suo fratello, almeno nella immaginazione del protagonista. Quindi anche un po’ incestuoso.

    Poi Francis forse si scopa Sarah, forse ammazza la madre, forse aveva già ammazzato il fratello Guillome. Ma non ne fa neanche una di tutte queste. Almeno noi non le vediamo. E forse tenta di ammazzare pure Tom: e avrebbe dovuto farlo, per dare un senso ed un finale degno al film.

    Invece finisce in maniera dolciastra, proprio come dopo un atto auto-erotico solitario. Cui il regista ci ha fatto assistere, condividendolo bontà sua, per due ore e passa.

    Troppo poco per le aspettative che nutriamo sul di lui. Troppo banale e troppo melensa la situazione. Ma posso sbagliarmi.

    Forse tirare fuori le unghiette non sarebbe stato poi così male…

  2. Adooro! Avrebbe risposto forse Xavier, mi sa che ti devo dar ragione Fabrizio, a ripensarci sai, ma soprattutto che fine ha fatto poi Agate? E perché quei letti separati ma allo stesso tempo quasi matrimoniali? E comunque sciocchezze a parte forse dopo aver partorito Lawrence Always, si è un po’ perso il nostro Dolan, per poi riprendersi ancora con Mommy; si applica ma è discontinuo il ragazzo

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