Rivedere un film bello importante voglio dire è una cosa strana ti sembra di conoscerlo ma forse non è così perché ogni volta cogli quella nota nuova una nuova intonazione che magicamente lo fa risplendere di una luce diversa più profonda così è per Monica e il desiderio di Ingmar Bergman rivisto di recente ma il titolo originale suonerebbe in verità L’estate con Monica film libero sensuale insolente come un’opera prima e vitale nel raccontare lo spazio breve di un’estate la fuga dalla realtà dalla monotona quotidianità senza prospettive di Monica inquieta diciassettenne interpretata da Harriet Andersson e del suo ragazzo Harry timido accondiscendente compagno dell’irrequieta ragazza che si perde nell’intricata impulsività del suo desiderio e che Bergman giudica magari severamente giudicando in realtà se stesso siamo nel 53 con una vita sentimentale disastrosa e a trentacinque anni già con tre matrimoni falliti alle spalle e figli e fugaci relazioni con le sue stesse splendide attrici così allora nel personaggio di Monica c’è Ingmar e in Ingmar c’è Monica portata a spasso per l’isola di Ornö splendida scenografia naturale in quel suo paesaggio selvaggio come l’animo della protagonista e quasi lunare nella perfetta fotografia in bianco e nero di luci abbaglianti e di cupe ombre del nord racconto del corpo di Monica carica erotica carnalità lì dentro quella divorante passione che presto si esaurisce passione violenta e poi violento distacco e conclusione che si chiude come un cerchio fatale cinico sogno di breve durata come la felicità nemmeno il tempo di percepirla di sentirsela addosso se n’è già andata come la giovinezza come i sogni e le speranze di Monica e del suo Harry ma il film è anche un film su e per Harriet Andersson che Ingmar ha amato e amato forse tantissimo se considerava la lavorazione di quel film come il periodo più felice della sua vita d’artista.

Se ti è piaciuto quello che hai letto, perché non lo condividi?
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

One thought on “Note Estive: MONICA E IL DESIDERIO di Ingmar Bergman

  1. è uno del film più sensuali che abbia mai visto.
    e questo “staccato aperto” che, tramite il linguaggio, ci restituisci, è un po’ come un trovarsi sulla nave che salpa lasciandosi indietro la terraferma

Rispondi a alessia Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.